SINTOMATOLOGIA

Nistagmo

Con il termine “nistagmo” si fa riferimento a un movimento oscillatorio involontario, ritmico e coordinato dei bulbi oculari. Si distinguono due tipi di nistagmo, quello “pendolare“, quando l’oscillazione è costante fra i due estremi del movimento, e quello “a scosse” caratterizzato da una fase lenta (deviazione lenta del globo oculare) e una rapida (ritorno alla posizione di riposo). Il movimento che caratterizza il nistagmo può avvenire in senso orizzontale, verticale o rotatorio.

Il nistagmo può insorgere spontaneamente o in seguito a opportune stimolazioni (può essere indotto in qualsiasi soggetto). La rilevazione del nistagmo e delle sue caratteristiche viene utilizzata in ambito neurologico (la presenza di nistagmo verticale, ad esempio, è segno di una patologia del midollo allungato).

In alcuni soggetti il nistagmo può essere accompagnato da sintomi come vertigini, cefalea, nausea, irritabilità, problemi di equilibrio.