Tendinite al piede
La tendinite, ovvero l’infiammazione al tendine, è un problema comune che affligge molte persone, sportive e non, causata principalmente da traumi o sovraccarichi ripetuti nel tempo. Provocano dolore e disagio e limitano la capacità di movimento dell’articolazione coinvolta anche in coloro che utilizzano calzature non appropriate.
Esistono diverse tipologie di tendinopatie:
- la tendinopatia achillea, una delle più frequenti;
- la tendinopatia anteriore, quella dei tendini flessori ed estensori delle dita;
- la tendinopatia tibiale posteriore.
Le cause delle tendinopatie
L’origine delle tendinopatie il più delle volte è riconducibile a:
- sovraccarico funzionale del tendine dovuto ad un fisiologico processo di usura;
- sollecitazioni eccessive ripetute nel tempo (come avviene tra gli sportivi);
- alcune difformità della struttura del piede che possono minare la meccanica di uno o più tendini.
Meno frequenti, sia pur possibili, i casi di tendinopatie del piede originate da traumi o microtraumi, malattie metaboliche (per esempio, il diabete) e la tendinite calcifica che mina seriamente l’elasticità dei tendini.
Il tendine più comunemente coinvolto nelle tendiniti è quello d’Achille, situato nella parte posteriore della caviglia. Questo tendine collega i muscoli del polpaccio al calcagno, l’osso posteriore del piede. Essendo il tendine più resistente e spesso del corpo, dovendo sopportare i carichi maggiori, risulta suscettibile a traumatismi e infiammazioni, con una frequenza maggiore rispetto ad altri tendini.
La tendinopatia tibiale posteriore è molto legata ai dismorfismi del piede (modificazioni anatomiche permanenti). Se trascurata può portare alla rottura del tibiale posteriore, evento poi non così raro, e ad un crollo della volta plantare. Il piede diventa piatto e tende alla pronazione, ossia ad una fisiologica rotazione del piede verso l’interno, che costringe anche all’abbandono dell’attività sportiva
La tendinopatia tibiale anteriore è una forma di tendinite che colpisce anche i più piccoli. Allacciare in maniera troppo stretta le stringhe delle loro calzature può favorire l’infiammazione del tendine tibiale anteriore che, non riuscendo a scorrere liberamente, può comprimersi al punto da infiammarsi e provocare dolore.
Come curare una tendinite?
Quando la tendinite è in fase iniziale, può essere utile il riposo, l’applicazione di ghiaccio e l’assunzione di antinfiammatori. Per alcune forme di tendinite, come quella che colpisce il tendine d’Achille, possono essere impiegate le onde d’urto focalizzate, caratterizzate da un marcato effetto antinfiammatorio. Esercizi propriocettivi e eccentrici, finalizzati al miglioramento della percezione degli arti e della postura nello spazio, nonché del tono e dell’elasticità dei muscoli, possono produrre effetti positivi.
In situazioni in cui questi trattamenti non portano alla risoluzione del problema, l’opzione rimane l’intervento chirurgico.
In ottica di prevenzione, è consigliabile indossare sempre calzature di buona qualità e adatte al tipo di attività da svolgere. La correzione di piccoli difetti nell’appoggio del piede mediante plantari può contribuire a preservare il piede da potenziali danni ai tendini o legamenti. Limitare gli sforzi ripetuti e usuranti. Praticare un buon riscaldamento prima di intraprendere qualsiasi attività sportiva